Passerella ciclopedonale e per l’attraversamento della rete principale teleriscaldamento sul Fiume Dora Riparia
Committente: AES Torino – Agenzia Energia e Servizi S.p.A.
Anni: 2010 – 2012 (Realizzato)
Servizi svolti: Progetto preliminare, definitivo, esecutivo e costruttivo (opere strutturali ed infrastrutturali), Quantity Survey, Direzione Lavori
Importo opere: Euro 2,5 mln di opere
L’intervento si inserisce tra le opere realizzate per la rete nord del teleriscaldamento torinese. La passerella permette il passaggio della rete principale di trasporto del calore ed assolve anche ad una funzione ciclopedonale di attraversamento della Dora Riparia. La rete sottesa alla passerella è costituita da due collettori principali di diametro nominale Ø800. La passerella è collocata, lungo il lato sud del Parco, in prossimità dell’incrocio tra C.so Appio Claudio e C.so Bernardino Telesio.
In relazione alla luce di scavalco da coprire (circa 56 m), il ponte è stato realizzato ad “arco portante compresso e impalcato tensoinflesso” ovvero “ad arco con spinta eliminata” in modo da limitare l’ingombro degli elementi strutturali, annullare le azioni orizzontali sulle sponde d’argine e consentire un’unica campata senza appoggi in alveo. Questa tipologia ha agevolato le operazioni di varo, consentendo di eseguire il montaggio sulla sponda lato Parco della Pellerina e di movimentare tutta la carpenteria metallica in un’unica fase, senza richiedere appoggi provvisionali in alveo.
Il Ponte è dedicato alla memoria di Mirna Terenziani, giovane Socia di Ai, prematuramente scomparsa a soli 39 anni per un incidente in Nepal nel 2011.
Le caratteristiche principali della passerella sono le seguenti:
- luce netta pari a 56 m;
- larghezza trasversale dell’impalcato pari a 10,97 m;
l’impalcato risulta costituito da trasversi (in profili hea600 per quelli intermedi e heb600 per quelli di testata) e longherine (tipo ipe400) disposte longitudinalmente al ponte - l’impalcato è sostenuto da due archi a sesto ribassato, che risultano realizzati con tubolari ø700/20 in chiave e ø700/25 alle reni, con un’altezza pari a 9,71 m sul piano di calpestio e inclinazione di 67° rispetto all’orizzontale. La convergenza dei due archi tubolari e il sistema interno di controventamento degli stessi, realizzato da tubolari ø193.7/10, garantisce una notevole rigidezza a flesso torsione e nei confronti dell’instabilità fuori del piano di giacitura dell’arco rispetto a quanto si sarebbe ottenuto utilizzando un arco semplice giacente in un piano perpendicolare al calpestio;
- il sistema di incatenamento è costituito dalle travi di impalcato e dai profili tubolari laterali ø405.8mm per uno spessore di 10 mm;
- gli stralli sono in tondi di 50 mm di diametro, regolabili mediante tenditori
- il sistema di controventamento è costituito dalle travature principali dell’impalcato e dai controventi (a croce di sant’andrea, realizzati con profili l80x80x10) e dalla soletta gettata in opera;
- il calpestio è eseguito mediante soletta di spessore variabile da 155mm a 180 mm sull’asse longitudinale in modo da garantire il deflusso delle acque meteoriche;
- il sistema di vincolo è costituito da appoggi in acciaio-teflon.