Impianto di depurazione Ivrea-Est

Ivrea (Torino)

Trasformazione impianto da secondario a terziario

Committente: SMAT – Società Metropolitana Acque Torino S.p.A.

Anni: 2007 – 2020 (Realizzato)

Servizi svolti: Fattibilità ambientale, Progetto preliminare, definitivo ed esecutivo, Coordinamento per la Sicurezza in fase di Progettazione delle opere, Direzione Lavori, Misura e contabilità, Coordinamento per la Sicurezza in fase di Esecuzione delle opere.

Importo opere: Euro 6,5 mln di opere

Dati: 33.000 abitanti equivalenti, capacità: 12.600 mc/giorno

L’impianto di depurazione consortile di Ivrea Est, in funzione dall’inizio degli anni 80, risultava al limite della sua potenzialità di trattamento, punte di carico potevano generare difficoltà a garantire una corretta stabilizzazione dei fanghi e il rispetto dei valori di concentrazione dei parametri inquinanti allo scarico.
Ciò, unito alla previsione di nuovi allacci e alla necessità di ottemperare al rispetto di limiti restrittivi per Ptot ed Ntot (come richiesto dal Piano di Tutela delle Acque della Regione Piemonte), ha imposto una revisione dello schema di processo e del layout dell’impianto esistente con aumento della potenzialità di trattamento da 26.000 a 33.000 AE.
Al fine del superamento delle criticità di funzionamento dell’impianto, sono stati previsti numerosi interventi che permettono di coniugare rese depurative, affidabilità di funzionamento e facilità di gestione.

Gli interventi progettati e successivamente realizzati hanno riguardato i seguenti aspetti: adeguamento della capacità di trattamento in termini quali-quantitativi (capacità di progetto 33.000 AE.) attraverso la rimozione di azoto (con processo a fanghi di pre-denitrificazione e nitrificazione) e fosforo (con processo di precipitazione chimica) e inserimento di trattamento di finissaggio finale con filtrazione a tela e disinfezione UV; adeguamento della sezione di pretrattamento e dei sistemi di ossigenazione sia per l’ossidazione sia per la stabilizzazione fanghi (attraverso la sostituzione degli aeratori meccanici di superficie con diffusori a bolle fini, in modo da migliorare le rese di trasferimento e quindi l’efficienza energetica oltre a ridurre la produzione di aerosol e cattivi odori); sistemazione completa della linea fanghi sia dal punto di vista funzionale sia di layout in modo da consentire una movimentazione funzionale sia in ingresso che in uscita dei mezzi esterni per il trasporto dei fanghi disidratati; adeguamento dell’impianto elettrico per l’automatizzazione delle operazioni di misura e controllo dei parametri funzionali dell’impianto ed una gestione da remoto degli allarmi in caso di emergenza e fuori servizio. Per ultimo, è stato progettato l’inserimento ambientale e paesaggistico delle nuove opere con sistemazione delle aree verdi e della viabilità interna.

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